RIFLESSIONI

La medicina olistica svolge una fondamentale azione preventiva in relazione ad ogni tipo di stato morboso che affligge il genere umano, mentre quella allopatica opera come rimedio di pronto intervento e salvavita in casi nei quali la malattia in uno stadio già avanzato causi grave nocumento psicofisico del paziente.

Non è un nodo cruciale dimostrare ed avvalorare per ogni ricercatore la superiorità della disciplina medica che si segue e si professa, l’importante è il fine che si persegue, e cioè la guarigione quando possibile o il recupero di una buona percentuale del benessere e dell’armonia personale di qualsiasi individuo che soffra di una o più patologie sgradevoli o addirittura invalidanti.

Sin da tempi atavici le varie dottrine che si occupavano di scienze mediche: la filosofia, la religione e l’ alchimia cooperavano con l’obiettivo e lo scopo comune di restituire dignità a persone afflitte da turbe di varia natura.

La medicina olistica e la medicina tradizionale dunque danno vita congiuntamente in questi ultimi anni ad un nuovo filone di ricerca che è quello della “medicina integrata”, un connubio vincente e non conflittuale che si avvale di due figure professionali (Il Naturopata ed il Medico specialista) ognuna con le proprie peculiarità, che seppur opposte in termini didattici puntano allo stesso ultimo scopo ancestrale suddetto “la salute della persona inferma”

Il mio pensiero filosofico è volto a valutare ogni persona sofferente non come un paziente, ma come “Il paziente”